STOP ALLE CAUSE CONDOMINIALI

Dal 20 Marzo 2012 la mediazione è diventata obbligatoria anche per le controversie in materia di condominio, quindi come per le altre casistiche i soggetti che vogliono iniziare una causa civile devono prima esperire il tentativo di conciliazione.
La mediazione civile consente di svolgere il tentativo di conciliazione in parallelo rispetto all'avvio della causa in Tribunale e quindi senza aggravio dei tempi della giustizia ordinaria.

Quali tipologie di controversie condominiali rientrano nella mediazione?

Il D.Lgs. n. 28 del 2010 per definire l'ambito di applicazione della mediazione obbligatoria, utilizza la formula "controversie in materia di (...) condominio", questa risulta più ampia della formula "controversie di", quindi potrebbe  riguardare anche le controversie anche solo in qualche modo collegate alla materia, per contro le disposizioni che prevedono condizioni di procedibilità, costituendo deroga all'esercizio del diritto di agire in giudizio garantito dall'art. 24 Cost., non possono essere interpretate in senso estensivo.

Quindi per verificare se la controversia sia assoggettabile alla mediazione, bisogna riferirsi alla disciplina che regola la richiesta (della controversia), invece di considerare solo la qualità dei soggetti in lite (il fatto che siano condomini / amministratori di condominio).

Per sapere se il tuo caso rientra nella mediazione obbligatoria contattaci allo Sportello Mediazione

Cosa rientra nella mediazione?

Sono oggetto di mediazione obbligatoria le impugnative di deliberazioni assembleari condominiali, la formazione/revisione di tabelle millesimali, il Regolamento di condominio (sua interpretazione, modifica ed approvazione), la realizzazione di modifiche al condominio e relative problematiche, le spese di gestione e la loro ripatizione.

Cosa non rientra nella mediazione?

Le procedure concernenti la nomina/revoca dell'amministratore del condominio, i ricorsi per decreto ingiuntivo ex art. 63 disp. att. c.c., le vertenze possessorie, i procedimenti per la convalida di licenza o sfratto (di locali condominiali) fino al mutamento del rito, i giudizi cautelari, i procedimenti di volontaria giuridisdizione e/o camerali.

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